Reddito di Base, la Proposta RED 2025 traccia la road map per la futura legge

Il nostro comunicato stampa ripreso da Il Denaro.

Per la prima volta in Italia, una Proposta della società civile mette nero su bianco importi, fasi di attuazione, coperture e modalità di gestione del Reddito di Base Incondizionato (RBI), indicando all’Italia una strada praticabile per introdurre un reddito universale distributivo non assistenziale.

Giovedì 18 settembre 2025, alle ore 13.00, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati (Palazzo Montecitorio, via della Missione 4, Roma) l’associazione RED – Reddito Europa Diritti presenterà in conferenza stampa la Proposta del 2025, che segna il passaggio decisivo dal piano ideale a quello operativo, fissando per la prima volta:importi per fasce di età e condizione (500–700 euro dai 18 ai 55 anni; 800–1.000 euro dai 55 anni e per soggetti fragili; bonus figli scaglionato e vincolato alla frequenza scolastica);un piano pluriennale di estensione: dalla povertà assoluta, alla relativa, fino al ceto medio e a tutta la popolazione.

Nell’arco di una legislatura andrebbe raggiunto almeno il 50% di popolazione; coperture finanziarie definite, che includono il taglio dei sussidi dannosi, una patrimoniale, nuove imposte su AI, robot, rendite e beni di lusso, oltre a una tassazione mirata su produzioni da scoraggiare; un meccanismo di gestione affidato all’INPS, con bilancio separato e un gruppo di ricerca per monitorare gli effetti sociali ed economici; la condizionalità di colloqui periodici su chiamata, da parte di enti qualificati, con lo scopo di accompagnare i beneficiari e verificarne le reali condizioni psicofisiche e la motivazione a rendersi utili.

La Proposta RED 2025 rappresenta lo sviluppo operativo del Manifesto 2024, che delineava l’orizzonte ideale e politico dell’iniziativa. Il documento si colloca in un contesto di crescente attenzione globale: al 24° Congresso Mondiale delle reti per il Reddito Universale di Base, appena concluso a San Paolo (Brasile), delegati da oltre 40 Paesi hanno discusso come l’RBI possa diventare la risposta comune alle sfide dell’intelligenza artificiale e della transizione ecologica. Dai progetti pilota in Brasile e Kenya è emerso che i beneficiari non smettono di lavorare, ma migliorano condizioni di vita, salute e capacità di investimento.

Se già Papa Francesco aveva definito il Reddito Universale non un riflesso di “compassione”, ma una forma di “giustizia rigorosa” di fronte all’automazione crescente, Sam Altman, fondatore di OpenAI, ha finanziato l’Unconditional Cash Study in Illinois e Texas: mille persone hanno ricevuto 1.000 dollari al mese per tre anni.

I risultati hanno mostrato un miglioramento nella sicurezza alimentare, nella riduzione dello stress e nella capacità di spesa senza che ciò determinasse l’abbandono del lavoro da parte dei beneficiari.Alla conferenza stampa interverranno: Michele Gianella, presidente di RED e promotore per l’Italia dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per il Reddito di Base Incondizionato; Mariella Vitale, vicepresidente di RED; Sandro Gobetti, presidente di BIN Italia.

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